Dottor Alessandro Vantaggiato.
Denti del giudizio:
perché è (quasi) sempre necessaria l’estrazione
Il dente del giudizio o terzo molare rappresenta una delle più frequenti problematiche all’interno del cavo orale a causa della sua posizione. Scopriamo insieme perché spesso è opportuno intervenire.
Perché i Denti del Giudizio Causano Problemi: Un’Evoluzione Incompleta
Nel corso dell’evoluzione, la dimensione del cranio umano è diminuita sensibilmente, ma il numero dei denti è rimasto quasi invariato rispetto ai nostri antenati. Questa discrepanza ha portato a uno squilibrio tra il numero dei denti e lo spazio effettivamente disponibile. Di conseguenza, il terzo molare, o dente del giudizio, ha spesso difficoltà a trovare spazio sufficiente per erompere correttamente nella cavità orale e tende a posizionarsi in modo scorretto.
La posizione anomala del dente del giudizio è una delle principali cause dei problemi associati a questo dente. In primo luogo, la sua collocazione difficilmente raggiungibile durante la pulizia quotidiana lo rende più vulnerabile alla carie. Inoltre, il dente del giudizio è spesso circondato da una quantità insufficiente di gengiva aderente, quella gengiva che dovrebbe avvolgerlo come un collare per proteggerlo dai batteri. Questa situazione può portare a infiammazioni e dolore gengivale, sfociando spesso in una condizione nota come pericoronarite.
Cosa Accade se Ignori il Dente del Giudizio? Tutto Quello che Devi Sapere!
La presenza del dente del giudizio in una posizione non ottimale sfavorisce l’igiene orale nella zona e l’accumulo batterico può portare a:
- Carie del dente adiacente; (figura 1)
- Difetto parodontale tra gli ultimi due molari (accumulo di batteri profondo tra i due denti con perdita ossea); (figura 2)
- Comparsa di cisti infiammatorie anche di grandi dimensioni; (figura 3)
- Per chi è affetto da malattia parodontale o piorrea può comportare un peggioramento del quadro batterico generale della bocca.
Purtroppo, trascurare troppo a lungo una condizione che richiede la rimozione del dente del giudizio può portare a conseguenze più serie, come la perdita del dente adiacente a causa di una carie profonda o di una significativa perdita ossea causata da infiammazione cronica.
È Necessario Rimuovere Tutti e Quattro i Denti del Giudizio?
Generalmente quando si rimuove un dente del giudizio è opportuno rimuovere per lo meno il dente antagonista, ovvero il dente del giudizio opposto a quello che è stato estratto dallo stesso lato. Ciò è consigliabile per evitare che il dente del giudizio antagonista non trovando più il contatto si sposti verticalmente portando all’apertura di uno spazio eccessivo con il dente affianco che può determinare continuo accumulo di cibo, placca e batteri che con il tempo possono provocare carie profonda del secondo molare. (Figura 4)
La Germectomia: Intervenire Precocemente sui Denti del Giudizio
Si parla di germectomia quando si interviene con l’estrazione prima che si formino completamente le radici del dente per evitare che queste si sviluppino in prossimità del nervo alveolare inferiore. Generalmente, l’età più idonea per una prima valutazione dei denti del giudizio è intorno ai 14-16 anni. (Figura 5)
Dente del Giudizio: Cosa Aspettarsi dal Dolore dell’Estrazione
L’estrazione viene sempre eseguita con anestesia locale dunque l’intervento è assolutamente indolore. Per quanto riguarda il periodo post-operatorio, con la giusta terapia a seconda della complessità dell’intervento, si supera senza troppo discomfort. Tuttavia, rientrano anche altri fattori nel post operatorio come ad esempio la competenza del chirurgo odontoiatra e la difficoltà dell’estrazione. Affidarsi ad un odontoiatra specialista in chirurgia orale o ad un chirurgo maxillo-facciale è raccomandabile se la complessità dell’intervento lo richiede.
Dente del Giudizio: Superare la Paura dell’Estrazione
Per affrontare l’intervento serenamente è possibile ricorrere sia ad ansiolisi che alla sedazione cosciente con protossido d’azoto. In questa maniera l’ansia e lo stato d’animo vengono controllati senza ricorrere all’anestesia generale e il paziente rimane vigile durante la procedura.
Dente del giudizio: in quali casi è opportuno non intervenire?
Come tutti gli interventi chirurgici, l’estrazione del terzo molare comporta dei rischi quali lesioni nervose temporanee o permanenti; per questo motivo è sempre necessario fare un’analisi del rapporto costo/beneficio dell’intervento, ovvero eventualmente non intervenire laddove il beneficio apportato dall’estrazione non giustifica un alto rischio di lesioni permanenti.
Infine, è necessario valutare lo stato di salute generale del paziente: malattie cardiovascolari, tumorali e autoimmuni possono rappresentare, tra le altre patologie, una controindicazione all’intervento.
Figura 1
Figura 2
Figura 3
Figura 4
Figura 5
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